Ludovica Celletti. Sono ormai sette mesi che sono qui al progetto “Sonando por El Cambio” a Santo Domingo de los Tsáchilas. Che dire! Potrei scrivere un libro su tutto quello che succede qui. Non c’è giorno in cui torni a casa e dica: “Oggi non è successo nulla”, però sapete che c’è …? E’ proprio questo il bello del progetto ...
Io tutte le mattine mi alzo e dico: “la mia classe mi aspetta, oggi cercherò di insegnare qualcosa di nuovo perché è questo, fondamentalmente, il mio ruolo, ma la maggior parte delle volte mi ritrovo a dover uscire dal mio ruolo e ricoprirne un altro. A volte sono psicologa, amica, mamma, animatrice; questo perché sono bambini con un passato alle spalle difficilissimo, la maggior parte non ha genitori, vivono in situazioni di rischio, purtroppo conoscono la parola abuso e droga meglio di chiunque altro. Però, nonostante il loro passato, posso dire che sono i bambini più dolci che abbia mai conosciuto; l’amore che riescono a darti ogni giorno ti fa dimenticare tutti quei momenti in cui ho potuto pensare “Non ce la faccio”. Quindi alla domanda: Com’è una giornata tipo qui al progetto, posso dire che: iniziò tutte le mattine alle 8:30 con le mie lezioni di inglese e di informatica, accompagno e aiuto la professoressa Esthela con i più piccoli fino al momento del pranzo, forse l’unico momento in cui non sento quelle vocine che mi chiamano. La giornata prosegue nel pomeriggio con i “taller di pulseras” (braccialetti), “dibujo” (disegno), danza, volley e basket e per finire le fantastiche docce delle quattro in cui io assieme alle altre volontarie controlliamo e ci accertiamo che tutti i bimbi si lavino.
Beh, è così che vanno le mie giornate da sette mesi a questa parte. Giornate intense e rapide allo stesso tempo. Mi sembra ieri quando i bimbi non sapevano pronunciare il mio nome e mi prendevano in giro per il mio spagnolo italianeggiante, e invece ecco qua che mancano solo quattro mesi alla mia partenza. Ma non pensiamoci adesso, la strada è ancora lunga e gli obiettivi da raggiungere ancora tanti.