Oltre al Brexit, l’Unione europea sta aprendo un nuovo capitolo oscuro della sua storia. Al Consiglio europeo si discuterà la proposta della Commissione di usare la politica estera e di cooperazione allo sviluppo per fermare le migrazioni. “In questo modo – spiega Cattai Presidente Focsiv - si mettono in serio pericolo i diritti umani di famiglie, donne e bambini che fuggono dalle guerre. In questo modo l’Ue perde la sua credibilità e autorevolezza nel difendere i diritti umani nel mondo, e rinnega i suoi valori fondanti. In questo modo non si coglie il messaggio di Papa Francesco per un’Europa madre della dignità umana.”
Chiediamo quindi ai leader europei di respingere la proposta e, invece, di avanzare un piano basato sulla difesa dei diritti umani, della protezione internazionale e per lo sviluppo reciproco.
La proposta della Commissione propone di usare l’aiuto, il commercio e altri finanziamenti per condizionare i paesi terzi a ridurre il numero dei migranti. E’ ispirato dall’accordo firmato con la Turchia che ha avuto il “merito” di lasciare migliaia di persone confinate nelle isole greche in condizioni inumane. Soprattutto i bambini sono costretti in campi di detenzione e in celle della polizia.
Gli accordi con i paesi terzi potranno essere presi anche con Stati dittatoriali, esponendo l’UE a comportamenti ricattatori. L’UE sosterrebbe così paesi che un giorno potrebbe ritrovarsi contro, regimi che promettendo stabilità e controlli minano invece la sicurezza umana.
Tutto ciò mette in serie pericolo anche il rispetto del diritto all’asilo a livello internazionale. Altri Stati si sentiranno legittimati dal piano europeo a fare lo stesso, a ridurre le garanzie e la protezione, e a ricorre a respingimenti di massa.
Inoltre la proposta europea non funziona: la deterrenza non fa che alzare il livello di rischio e i costi per i migranti, mettendoli sempre più nelle mani dei trafficanti. Il vantaggio è tutto perle organizzazioni criminali.
La cooperazione allo sviluppo non può essere piegata al controllo delle migrazioni, quando invece il suo scopo è la lotta alla povertà, alle ineguaglianze e alla giustizia climatica, reale contributo al diritto a rimanere. La cooperazione sulle migrazioni deve avere i suoi strumenti e soprattutto deve creare regole per governare assieme una mobilità sicura.
Il Presidente di Focsiv Cattai così conclude: “Focsiv con più di 100 ONG internazionali chiede al Consiglio europeo di rigettare la proposta e di ritrovare lo spirito umanistico su cui si è fondato il percorso dell’Unione, dopo l’immane tragedia della seconda guerra mondiale. Chiede di ascoltare la voce di Papa Francesco e di tutta la Chiesa cattolica, così come di tutte le fedi nell’Uomo e in Dio. Solo riscoprendo i valori fondanti si potrà capire che la solidarietà è la vera risposta alla crisi.”