La notizia non è più sulle prime pagine dei giornali, ma i morti causati dal terribile terremoto in Ecuador continuano a salire. Le ultime cifre parlano di oltre 700 morti e 16 mila feriti. Nelle aree più colpite circa 40 mila persone hanno ancora bisogno di aiuto. Ad una settimana dalla scossa di magnitudo 7.8 che ha devastato molte località del Paese centro americano, le scosse di assestamento si susseguono l’una all’altra.
<Finora ne sono state contate oltre 400 – racconta padre Sereno Cozza da Santo Domingo de Los Tsachilas -, e la paura continua ad essere tanta. La nostra struttura ha retto, ma molte abitazioni nelle vicinanze sono crollate o sono sul punto di farlo. Vicino a noi otto famiglie sono rimaste senza casa, ma i senza tetto nel circondario sono migliaia. Qui da noi non fa molto freddo ma siamo nel periodo delle piogge e questi diluvi mettono paura>.
Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza in sei province: Esmeraldas, Manabí, Santa Elena, Guayas, Santo Domingo e Los Ríos. Mancano acqua, cibo e beni di prima necessità. Un primo ponte aereo è stato organizzato dall’UNICEF con 86 tonnellate di aiuti, ma continuano ad arrivare richieste di tende, medicine, assistenza psicologica e naturalmente generi alimentari.
L’ENGIM continua la raccolta fondi per poter inviare, il prima possibile,
un aiuto concreto alle famiglie vittime del terremoto attraverso i partner in loco.
Contribuisci alla raccolta fondi con un bonifico intestato a: ENGIM
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Causale: Donazione emergenza Ecuador