EXPO di Milano. Non solo i 145 Paesi e le 3 organizzazioni internazionali partecipanti, ufficialmente, alla grande kermesse sull’alimentazione hanno aperto i battenti dei loro padiglioni. Anche molte organizzazioni della società civile stanno partecipando alla grande esposizione universale. Sarebbe, infatti, illusorio affrontare un tema tanto centrale per il futuro dell’umanità come: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, senza la partecipazione e il contributo della società civile.
Questa dispone, all’interno del sito espositivo, di un proprio padiglione, la “Cascina Triulza” (un’area di 7.900 metri quadri gestita dalla Fondazione Triulza, un raggruppamento di numerose organizzazioni di rilevanza nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando di gara), dove anche l’ENGIM avrà uno spazio per far conoscere le proprie attività sul tema dell’alimentazione, ed in particolare un progetto sulla sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo sostenibile in Sierra Leone: “HAVE A RICE DAY - Promozione di sistemi di produzione virtuosi per uno stile di vita sano e sostenibile”.
Più da vicino, l’intervento mira a divulgare le buone prassi relative all’applicazione del metodo SRI (System of Rice intensification), un sistema di produzione innovativo che permette, in modo naturale e senza l’uso di concimi chimici, di incrementare il raccolto di oltre il 30%, usando il 40% di acqua in meno rispetto ai metodi tradizionali.
“Per produrre il riso consumiamo quasi un terzo dell’acqua dolce della terra, circa 500 milioni di poveri ne dipendono come da nessun altro alimento e la sua domanda continua ad aumentare. Per questo è fondamentale aumentarne la produzione con metodi sostenibili come questo – spiega Francesco Farnesi, direttore dell’ENGIM ONG -, metodo che il Comitato Scientifico dell’EXPO 2015 ha descritto come uno degli più grandi sviluppi agricoli degli ultimi 50 anni”.
Queste tematiche saranno proposte al pubblico in uno stand espositivo che, per una settimana, informerà sulla tecnica della SRI quale pratica virtuosa per favorire uno sviluppo agricolo sostenibile, che sappia partire dalla valorizzazione del capitale umano e del potenziale agricolo locale. L’appuntamento è dal 14 al 20 settembre, settimana in cui è anche in programma (data ancora da definire), un convegno sullo stesso tema del metodo SRI, cui parteciperanno esperti del settore per valutarne fattibilità ed ulteriori applicazioni. Un vero e proprio workshop per favorire l’incontro tra “stakeholders” istituzionali, quelli della società civile e delle realtà produttive italiane e internazionali.
All’EXPO di Milano, l’ENGIM richiamerà, quindi, l’attenzione su temi come la sovranità e l’educazione alimentare, la promozione di stili di vita sani e sostenibili, l’equo accesso alle risorse, l’incontro tra culture e tradizioni diverse, per affrontare, tutti insieme, le problematiche connesse alla fame e alle diseguaglianze, la messa in discussione dei paradigmi culturali, economici e politici dominanti, così come la revisione degli strumenti di intervento e la messa a sistema di approcci alternativi.
Durante questa stessa settimana sarà presentata, e offerta in download gratuito, una “App” per dispositivi mobili che affronta in modo ludico ed accattivante il tema della sicurezza alimentare.