Si è svolta ieri mattina, nella sede dell’ENGIM nazionale, la prima riunione di coordinamento fra tutti i soggetti partecipanti al progetto “Nuove finestre sul mondo – Cooperazione allo Sviluppo e Immigrazione”, un programma di Educazione allo Sviluppo promosso dall’ENGIM in consorzio con sette ONG ed in partenariato con altre cinque.
Approvato nel giugno scorso dal Ministero degli Affari Esteri, il progetto intende sensibilizzare, educare e coinvolgere il mondo dei giovani, degli operatori sociali, ed in generale dell’opinione pubblica, sulle problematiche dell’immigrazione, dei rifugiati e della cooperazione italiana allo sviluppo.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di APA, ASECON, CELIM Bergamo, CESVITEM, CISS, COPE, MOCI, ACSIM, CESVOB, Abruzzo Crocevia, TULIME e Unisco, che con l’ENGIM internazionale, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), AGISCUOLA e UNESCO realizzeranno in concreto il progetto in 200 scuole di 17 regioni italiane (47 in Sicilia, 26 nel Lazio, 22 in Calabria, 20 in Veneto, 18 in Campania, 16 in Piemonte, 15 nelle Marche, 14 in Sardegna ed il resto fra Lombardia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Umbria, Toscana, Trentino, più la Scuola Europea di Bruxelles).Nelle scuole partecipanti al progetto sono previsti due laboratori per ciascuna classe, in cui, con l’ausilio di un video ed altro materiale didattico, si rifletterà sui pregiudizi razziali derivanti dalla mancanza di conoscenza; di politiche di integrazione e degli interventi realizzati all’estero dalla cooperazione italiana.
Gli studenti saranno chiamati a partecipare attivamente al progetto con la produzione di alcuni elaborati (storie, commenti, video). Il migliore, selezionato da una giuria di coordinatori e dal regista Max Nardari, farà da soggetto ad un cortometraggio girato con attori professionisti ma in cui saranno coinvolti anche gli studenti vincitori del concorso.