Lo scorso 23 settembre l’ambasciatore Massimo Gaiani e il ministro delle finanze albanese, Shkelqim Cani, hanno firmato i contratti per il finanziamento dei 12 progetti vincitori nell’ambito del Programma Italo Albanese di Conversione del Debito (IADSA). Alla presenza del vice primo ministro albanese, Niko Peleshi, sono stati, quindi, presentati gli interventi che, al termine del processo congiunto di valutazione, hanno ottenuto i punteggi maggiori.
“Favorire l’inclusione sociale di minori con disabilità lievi nella città di Fier”, il titolo del progetto cge l’ENGIM ha realizzato con l’Università di Fier (stage di studenti di fisioterapia, infermieristica, psicologia e scienze dell’educazione), il Provveditorato Regionale agli Studi di Fier (individuazione beneficiari ed integrazione nel sistema scolastico pubblico), e l’Ufficio Regionale del Lavoro (orientamento ed inserimento lavorativo). Almeno 100 i minori, residenti a Fier e nei villaggi circostanti, affetti da forme di disabilità psico-fisiche lievi, che saranno i beneficiari del progetto assieme alle loro famiglie.
Il Programma Italo-Albanese di Conversione del Debito (IADSA), è un piano volto a sostenere iniziative di sviluppo sociale promosse dalle competenti istituzioni pubbliche albanesi. In risposta al secondo bando, lanciato il 9 dicembre 2013 e i cui termini si sono chiusi lo scorso 17 marzo, sono state presentate 96 proposte di progetto da tutta l’Albania per un totale di finanziamenti richiesti di quasi 20 milioni di euro. Le proposte riguardano soprattutto i progetti volti al miglioramento dell’istruzione primaria in aree scarsamente servite; al rafforzamento della formazione professionale; al miglioramento dei servizi sanitari di base e della medicina preventiva; a sostenere l’inclusione sociale di gruppi vulnerabili e l’occupazione giovanile; a migliorare lo sviluppo rurale integrato per generare nuove opportunità di lavoro attraverso l’approccio ”Leader”.
I 12 progetti selezionati saranno finanziati a valere sui fondi della riconversione del debito per un totale di circa 4,6 milioni di euro. Le istituzioni pubbliche albanesi proponenti i 12 progetti vincitori sono rappresentate da ministeri per cinque progetti e da autorità locali per i restanti sette progetti. Tra questi il Ministero del Benessere Sociale e della Gioventù, il Ministero della Sanità, il Ministero dell’Agricoltura e quello per l’Innovazione e la Pubblica Amministrazione, i Municipi di Korca, di Çorovode, di Fier, di Himara, di Puke, di Burrel e di Bulqize.
Dei 12 progetti selezionati, quattro sono di rilevanza nazionale, mentre tre sono localizzati nel nord dell’Albania, tre nel sud-est e due nel sud-ovest e sono finalizzati ad espandere la formazione tecnica professionale al ramo della moda per il settore calzaturiero; a ristrutturare edifici scolastici obsoleti; a sostenere l’inserimento scolastico di bambini sordomuti grazie all’introduzione e all’utilizzo di nuove tecnologie informatiche; a favorire l’inclusione sociale di bambini e ragazzi diversamente abili; a rafforzare la prevenzione del cancro per le donne; ad introdurre un nuovo sistema informativo sanitario per l’ottimizzazione dei servizi e della spesa pubblica in sanità; a sviluppare territori rurali per favorire il turismo rurale e la diversificazione delle attività produttive per la creazione di nuove opportunità di occupazione e a contribuire al recupero del patrimonio culturale, naturale ed architettonico del Paese.
Partner italiani delle autorità albanesi proponenti questi 12 progetti risultati vincitori sono la Regione Marche, la Regione Toscana, il Comune di Atessa per conto di Sangro Aventino, il Comune di Todi e le Ong italiane CESTAS, CESVI, ENGIM e TAMAT.