Di Riccardo Cataldi. Ci sono molte sensazioni e parole che possono spiegare il senso del proprio volontariato e che possono aiutare a stilare un resoconto più o meno dignitoso di questo. Tuttavia, fermare le proprie impressioni per mezzo di una relazione sembra non risultare molto efficace, o quantomeno è difficile che sia così, indipendentemente dalla capacità di riuscire a farsi capire attraverso la scrittura.
Chiaramente questo dipende dal significato che ogni singola persona da a questo tipo di attività. Nella fattispecie, e per quello che mi riguarda, ho provato diverse volte a ripensare e storicizzare tutto quello che mi è capitato in nove mesi di soggiorno in Ecuador, e il risultato non è mai stato preciso e definitivo.
Mi è capitato in passato di dover utilizzare una sola parola per descrivere la mia esperienza e non a caso ho scelto complessità. Questa consapevolezza di percepire il tutto in questo modo credo sia, di per sé, una risorsa preziosa perché consente di sentirsi davvero arricchiti e persino rigenerati nelle proprie personalissime convinzioni.Suppongo che quello che ho assorbito, imparato e percepito in tutti questi mesi sarà realmente inteso tra molto tempo. Il vero insegnamento del volontariato potrebbe essere pensato a partire da due punti molto importanti, cioè confronto e relazione. Gli incontri che ho fatto, le situazioni che ho vissuto e le cose che ho appreso riguardo la cultura locale e il ruolo di educatore, ruotano attorno all’importanza che ha assunto per me il contatto con le persone bisognose di qualcosa.
Ascoltare e aiutare la gente è un gesto di cura e ha rappresentato il motore del mio agire. Grazie a questo sono riuscito a capire i limiti esasperanti a cui va incontro un volontario e a trovare risorse nascoste in me stesso, ma anche nel rapporto con le stesse persone che ho cercato di aiutare.
Oltre che ricevere tanto, mi piace pensare di essere riuscito anche io a trasmettere qualcosa, sia pure semplicemente un bel ricordo. Ho lavorato a stretto contatto con situazioni molto difficili e sarebbe abbastanza difficile quanto deleterio enumerare tutti i vantaggi e gli insegnamenti che ne ho tratto, tuttavia so per certo che quello che mi mancherà di più sarà poter provare quelle sensazioni che ho provato ascoltando, parlando e guardando negli occhi della gente.