E’ arrivato, ed in parte, già stato distribuito il materiale che la Xylem ha donato alle missioni dei Giuseppini in Sierra Leone. Magliette, polo ed articoli di cancelleria che l’azienda veneta ha fatto arrivare in Africa, con l’aiuto dell’ENGIM internazionale, per dare un segno di vicinanza e solidarietà ad una delle popolazioni più martoriate dell’Africa.
“Appena arrivato il materiale, abbiamo iniziato a distribuirlo alle persone con cui collaboriamo, sia a Lunsar, che a Kissy-Freetown, che a Makeni: gli operai che lavorano nella missione, gli insegnanti delle nostre scuole, e tutte le persone coinvolte nei nostri progetti di lotta alla povertà e di sviluppo – racconta Padre Gianni Zanni della comunità li Lunsar -. Con l’inizio del nuovo anno scolastico, potremo distribuire anche agli studenti delle nostre scuole le magliette che ci sono arrivate, che tra scuole superiori e centri professionali sono più di 2000 allievi spesso in condizioni di grande bisogno”.La Xylem, società leader nell’utilizzo, conservazione e riutilizzo delle acque, ha donato circa 80 mila dollari in t-shirts, polo e articoli di cancelleria. Un aiuto importante per un Paese che, a undici anni dalla fine della guerra civile, rimane uno dei più poveri al mondo. Il reddito pro capite non supera i 150 dollari l’anno, mentre il 64 per cento della popolazione resta analfabeta. Nonostante i progressi degli ultimi anni, il Paese si conferma al primo posto per tassi di mortalità infantile, con 284 bambini che, ogni 1000 nati vivi, non raggiungono il quinto anno di vita.
“I bambini in Sierra Leone vivono in mezzo a condizioni che sono tra le più dure del mondo e spesso senza quei beni essenziali che per altri sono garantiti – ha dichiarato Enzo Violi, direttore della produzione della Xylem per l’Italia -. Fornendo ai ragazzi abiti e materiali di cancelleria, volevamo dare loro un aiuto concreto ed un po’ di gioia”.
La Xylem opera in oltre 150 Paesi del mondo con circa 12.700 persone unite in nome di un unico obiettivo: dare vita a soluzioni innovative per soddisfare le esigenze idriche del pianeta.
Il nome deriva da un termine di origine greca che indica il tessuto delle piante preposto al trasporto dell'acqua, ed è stato scelto proprio per mettere in risalto l'efficienza tecnologica della sua attività, collegandola al miglior sistema di trasporto idrico in assoluto, quello appunto presente in natura.