“Favorire l'accesso al mondo del lavoro e la creazione d'impresa nel centro sud dell’Albania” è il titolo del progetto ENGIM approvato dall’ultimo direzionale del Ministero degli Esteri. Il progetto, che sarà realizzato nel “Qendra Sociale Murialdo” di Fier, impegnerà l’ONG dei Giuseppini per i prossimi tre anni.
Finalità principale l'inserimento lavorativo di giovani ed adulti albanesi e l’aiuto alla creazione d’impresa. Obiettivi che saranno realizzati attraverso il potenziamento del sistema di orientamento e della formazione professionale nella parte meridionale del Paese delle Aquile.
Il progetto, prevedendo importanti azioni volte alla formazione di centinaia di giovani, e al loro inserimento lavorativo, risponde alle direttive della Direzione Generale Cooperazione Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Esteri, in particolare quando chiede di innalzare la “qualità dell'apprendimento in relazione alle richieste del mondo del lavoro”. Altra parte rilevante del progetto riguarda la creazione di piccole imprese, cosa che va incontro allo sviluppo del settore privato seguendo l'esperienza italiana delle PMI.Dall'inizio della transizione, avviata con le elezioni libere del 1992, l'Albania è impegnata a realizzare riforme strutturali volte a consolidare le istituzioni democratiche e l'economia di mercato, al fine di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Negli ultimi 18 anni, nonostante la battuta d'arresto del 1997-98, dovuta al collasso delle piramidi finanziarie, il Paese ha registrato interessanti progressi sia in campo politico che socio economico.
La presenza in Albania dell'ENGIM risale all'autunno 1995, quando, sulla base di un accordo con un’associazione locale, il "Qendra Sociale Murialdo", hanno iniziato a realizzarsi numerose iniziative sul territorio, volte alla formazione professionale e sociale.
Il presente progetto è in perfetta continuità con la storia dell'ENGIM e del QSM, e risponde a quei bisogni di formazione che nell'ultimo triennio sono diventati urgenti, causa la crisi economica generale che ha interessato anche l'Albania, la cui economia dipende fortemente dalle rimesse dei propri cittadini che vivono all'estero, soprattutto in Grecia e in Italia.
In molti ambiti del progetto è prevista una particolare attenzione alle categorie svantaggiate, quali rom, donne, persone con disabilità, giovani che hanno avuto problemi con la giustizia. Attraverso borse di studio per la costituzione di imprese si sosterranno quelle aziende che porteranno innovazione tecnologica, sviluppo sostenibile del proprio territorio e particolare attenzione alle tematiche sociali.
Le risorse della Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Albania, ammonteranno, per il periodo 2010-2012, a 51 milioni di euro, risorse che saranno concentrate nello sviluppo del settore privato; nell’agricoltura, nello sviluppo rurale e nello sviluppo sociale (educazione, sanità, politiche del lavoro).
Nel progetto sarà data particolare attenzione all'inserimento di cittadiini albanesi rientranti in patria. Secondo le statistiche ufficiali del Ministero degli Interni, nel 2009 l'Albania ha registrato più di 64 mila rientri di propri cittadini.