Nonostante l’invito delle autorità a svolgere la cerimonia negli uffici dell’Ambasciata in Ecuador, Padre Sereno Cozza, missionario della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo in Ecuador dal 1972, ha preferito ricevere la nomina nella Cappella “Jesus del Gran Poder”, del barrio Atahualpa (Quito Sud).
Giorno 27 giugno 2010, dopo la celebrazione della S. Messa, alla presenza della Console d’Italia, Dott.ssa Enza Bosetti, di altre autorità e dell’intera comunità di fedeli della parrocchia, l’Ambasciatore d’Italia, Dott. Emanuele Pignatelli, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, ha conferito a p. Sereno Cozza l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, con la seguente motivazione:
“Persona profondamente religiosa e portata alla riflessione, ma anche all’azione, assiste attraverso la struttura Fundeporte oltre 500 giovani senza famiglia, favorendo il loro inserimento nel mondo del lavoro. Attento alla realtà giovanile e desideroso di venire incontro al disagio dei giovani, collabora con le Autorità pubbliche del Paese nelle realizzazioni di centri di accoglienza nelle Regioni meno fortunate. Si dedica costantemente, con spirito religioso ma anche con attento senso della realtà, ad una vasta serie di attività umanitarie che gli sono valse riconoscimenti in tutto l’Ecuador, dove è conosciuto per la sua dedizione e capacità organizzativa”.
Il riconoscimento non è dovuto solo all’opera che p. Sereno realizza a Quito, ma anche alle attività sociali realizzate a Tena, nella Provincia del Napo, e a Santo Domingo de los Tsachilas, all’interno di progetti sostenuti anche da ENGIM Internazionale in Ecuador.
P. Sereno ha condiviso il nuovo titolo con tutta la comunità presente alla cerimonia e con tutti i giovani che con il suo costante lavoro aiuta e assiste quotidianamente, donando idealmente a ciascuno di loro parte di quella stella che con orgoglio di tutti gli è stata donata con merito.
Alla fine della cerimonia è stato offerto un gradito rinfresco preparato e servito da alcuni studenti del corso di cucina della scuola di Fundeporte, alcuni dei beneficiari che p. Sereno sostiene con i suoi progetti da oltre 15 anni e per i quali ha ricevuto l’onorificenza.
Enza Digangi