Di Martina Blasig., Dalla fine di giugno 2019 i corpi civili di pace sono impegnati nel progetto “Legalità, inclusione e diritti per contrastare e prevenire dinamiche violente e criminali in Albania” presentato da ENGIM nella terra delle aquile.
A Fier, città ubicata nella parte centro-settentrionale dell’Albania, sono presenti alcune problematicità che verranno esposte e analizzate successivamente. ENGIM e i CCP sono impegnati a contrastare e a ridurre tali elementi mediate la pianificazione di alcune attività e l’elaborazione di buone pratiche.
In particolare, uno studio dell’INSTAT ha rilevato che nel 2017 Fier si collocava al quarto posto tra le città albanesi per il numero di denunce per reati riguardanti la violenza tra le mura domestiche. La Direzione Generale della Polizia evidenzia dal 2016 un aumento del 7,3% del numero di denunce, pari a 252 atti registrati. Questo dato costituisce solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che spesso rimane tra le mura domestiche, coinvolgendo in prima persona anche i bambini. L’accesso al sistema giudiziario da parte delle donne coinvolte è spesso difficoltoso e non esiste nessun protocollo di protezione delle vittime, in particolare quando si tratta di violenza domestica e la donna è a stretto contatto con chi la esercita. Per tale motivo, spesso chi subisce la violenza non denuncia anche in virtù di una mentalità maschilista che non sempre consente alle donne di avere piena consapevolezza dei propri diritti.
ENGIM, a tal proposito ha siglato un accordo di collaborazione con l’Unità tecnica per le Pari Opportunità e la Violenza di genere del Municipio di Fier, con l’obiettivo di definire delle procedure di identificazione ed orientamento per le donne beneficiarie di un’ordinanza restrittiva e interessate a percorsi di formazione professionale ed inserimento lavorativo.
In aggiunta, analizzando i dati nazionali si evince che le donne hanno maggiori difficoltà di accesso nel mondo del lavoro, come riportato dal Report “Women and men in Albania, 2019” elaborato dall’ INSTAT in collaborazione con UN Women; dove si evidenzia che il tasso di disoccupazione femminile è pari al 21,4%.
Infine, si riscontra la carenza di luoghi di aggregazione e socializzazione rivolti ai ragazzi che spesso si trovano costretti a trascorrere gran parte del loro tempo libero sulle strade con la possibilità di interfacciarsi con alcuni rischi come quello rappresentato dal mondo delle sostanze. Infatti, secondo uno studio elaborato da Engim “Free to be YOUng” che prende in considerazione un campione composto da 458 ragazzi con un’età compresa tra i 15 e i 18 anni, risulta che il 51% (corrispondente a 137 ragazzi e 87 ragazze) ha consumato una sostanza tra tabacco, alcol e droga.
Per cercare di contrastare e ridurre i rischi evidenziati precedentemente, ENGIM nel 2018 ha dato forma al primo esempio di riuso sociale di un bene confiscato alla criminalità organizzata in Albania, più precisamente alla pasticceria sociale KeBuono.
KeBuono era un luogo adibito alla movida notturna. Dopo anni di sequestro e la confisca da parte del Tribunale per Gravi Reati di Tirana, è stato possibile dare luce ad uno spazio che ormai era diventato cupo e polveroso. Ci sono voluti numerosi sforzi iniziando proprio dalla ristrutturazione degli ambienti, eliminando quel muro di mattoni rossi che ha lasciato spazio ad una vetrata trasparente, come segno di apertura nei confronti di tutte le persone che camminavano davanti e si domandavano cosa succedesse lì dentro.
Inoltre, all’interno gli ambienti sono stati progettati per creare un luogo accogliente e funzionale a un’impresa sociale che cerca di creare una sinergia tra la vendita di prodotti di pasticceria tipici della tradizione italiana, corsi di formazione professionale e attività di aggregazione socio-culturale rivolte alla comunità locale.
Infine, KeBuono è un’impresa sociale, che focalizza la sua attenzione sulle donne vittime o a rischio di violenza domestica. La scelta è stata dettata dalle dimensioni del fenomeno che è trasversale alla società albanese a prescindere da età, estrazione socio-economica ed origine geografica ma anche dall’assenza di altri servizi o progetti di tutela a queste donne e ai loro figli nel distretto di Fier.
Successivamente verranno approfondite tutte le attività che vengono svolte dal team di KeBuono in collaborazione con i corpi civili di pace quali:
- Attività di formazione professionale
- Attività di sensibilizzazione
- Attività socio-culturali
Attività di formazione professionale
I corsi di pasticceria organizzati dal team di KeBuono in collaborazione con il Qendra Sociale Murialdo e grazie al contributo della Fondazione San Zeno tramite il progetto “Più G(i)usto: ricetta di giustizia riparativa”, hanno lo scopo di sostenere le donne e i giovani che si trovano in situazioni di vulnerabilità tramite un’opportunità lavorativa, attraverso la formazione professionale e i tirocini formativi.
I corsi hanno una durata di 4 mesi e si basano su un modello di alternanza scuola- lavoro (sistema duale) che prevede lezioni teoriche di materie tecniche e generiche (lingua italiana, informatica, cultura generale) presso il Qendra Sociale Murialdo, il più importante centro di formazione professionale della città, ed almeno 9 ore di pratica alla settimana presso la pasticceria KeBuono. I partecipanti vengono supportati tramite dei monitoraggi periodici da parte di una psicologa con l’obiettivo di affiancare ad una crescita professionale anche il recupero del benessere personale e della fiducia nelle proprie capacità da parte dei beneficiari e delle loro famiglie.
Attualmente, hanno concluso il percorso formativo ottenendo il certificato riconosciuto dal Ministero delle Finanze e dell’Economia, 21 donne dimostrando di aver acquisito ottime capacità professionali, di cui 3 hanno terminato la borsa lavoro e infine 9 persone sono impegnate nello svolgimento del loro tirocinio. Da una valutazione basata su un metodo quantitativo tramite l’elaborazione di un questionario risulta che tutte le tirocinanti hanno valutato in modo positivo l’esperienza conclusa dichiarando di essersi integrati all’interno delle aziende in quanto hanno avuto la possibilità di sperimentarsi e apprendere nuove ricette e tecniche di lavorazione. Infine, tutte le ex tirocinanti hanno ricevuto una proposta di lavoro di medio-lungo termine.
Attività di sensibilizzazione
Per contrastare l’innescarsi di dinamiche violente, ENGIM organizza degli eventi di sensibilizzazione sia all’interno della pasticceria KeBuono sia presso gli istituti educativi presenti nel centro cittadino di Fier e nei villaggi circostanti coinvolgendo giovani e bambini di una fascia d’età compresa tra gli 8 e i 15 anni.
Gli eventi si focalizzano su delle tematiche, che dopo un’analisi preliminare sono risultate prioritarie viste le criticità presenti nel contesto locale e culturale, quali:
- Educazione alimentare, che mira a diffondere adeguate conoscenze relative ai fattori di rischio per la salute e ad incentivare lo sviluppo di stili di vita sani;
- Ambiente, con lo scopo di accrescere nei ragazzi la consapevolezza della non sostenibilità dei nostri attuali stili di vita e promuovendo l’assunzione di comportamenti più responsabili, soprattutto in termini di riduzione del consumo della plastica;
- Diversità e Integrazione, approfondendo il tema della diversità, intesa come ricchezza e strumento di scambio, sotto la prospettiva dell’integrazione, che non deve rappresentare solo una relazione significativa tra soggetti ma una vera e propria occasione di crescita per tutti;
- Pari opportunità, con lo scopo di aprire una riflessione sulle discriminazioni di matrice sessista, analizzando le differenze tra ciò che è biologicamente definito e ciò che è culturalmente determinato.
Le attività svolte hanno riscosso una partecipazione attiva da parte dei ragazzi e bambini coinvolti e degli insegnanti che hanno ritenuto questi incontri un’opportunità di approfondimento e di condivisione di buone pratiche. Per poter analizzare in dettaglio il lavoro svolto sono disponibili due articoli, redatti dai CCP, in particolare il primo elaborato da Domenico Guerra dal titolo “GRETA THUNBERG CHI? Pillole di ecologia nelle scuole albanesi (https://www.antennedipace.org/2020/03/18/greta-thunberg-chi/) mentre il secondo è stato redatto da Margherita Campaci e Stefania Pusateri dal titolo “Sono uguale a te” (https://www.antennedipace.org/2019/12/23/sono-uguale-a-te/)
Alcuni di questi moduli non sono stati ancora presentati a causa della sospensione delle attività educative e aggregative imposte dalla normativa albanese che mira a prevenire il diffondersi del COVID 19.
Attività socio-culturali
KeBuono non è soltanto una pasticceria ma dal giorno della sua inaugurazione elabora delle proposte ludiche che mirano a creare degli spazi in cui giovani e bambini possono esprimersi e conoscersi reciprocamente. Inoltre, KeBuono si impegna concretamente, tramite la programmazione di alcuni eventi, a creare dei processi di integrazione tra i rom e la popolazione maggioritaria attraverso la conoscenza reciproca. Attualmente, le attività che vengono proposte coinvolgono circa 40 persone di una fascia d’età compresa tra i 6 e 12 anni. In dettaglio le proposte elaborate dal team di KeBuono insieme ai CCP sono:
- I giochi del giovedì, che coinvolgono i bambini più piccoli che vivono nelle zone limitrofe della pasticceria. Ogni settimana vengono organizzati diversi laboratori artistici con tematiche differenti;
- Il tandem di lingua, il venerdì pomeriggio, in cui i ragazzi hanno la possibilità di sperimentarsi e dialogare utilizzando lingue differenti quali italiano, spagnolo, tedesco, inglese;
- Il Cineforum del mercoledì dove vengono proiettati diversi film;
- I Concerti, che mirano a coinvolgere tutta la popolazione, dando la possibilità ai giovani artisti di esprimersi in un luogo sicuro e protetto.