Questo lo striscione che sarà presente in Piazza San Pietro domenica prossima, 8 marzo, per ricordare la situazione dei profughi che si stanno accalcando ad Idlib, nel nord della Siria. Chiunque desideri partecipare l'appuntamento è alle ore 11.15 davanti alla Sala Stampa Vaticana. Chi non si potrà partecipare potrà invece accendere, così come ha invitato Marco Tarquinio direttore di Avvenire, un lumino o una candela e metterla sul davanzale di una finestra della propria casa. Si può anche aderire (come ha fatto pure l’ENGIM) firmando l’appello, riportato sotto, ed inoltrarlo al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
#Iblid #nessunoescluso #noicisiamo #luminixlaSiria
APPELLO
Avvertiamo il bisogno civile e umano di ringraziare Papa Francesco, l’unica autorità mondiale che ha ricordato il dramma dei civili di Idlib, nel nord ovest della Siria. Siamo sconvolti dalle rare immagini di quei bambini assiderati, a volte da soli, a volte con i loro genitori o parenti. Da una parte sono costretti a fuggire dalla Siria verso la Turchia da bombardamenti a tappeto che violano le regole più elementari del diritto umanitario internazionale e dall’altra sono impediti a trovare salvezza da un muro invalicabile e a oggi non valicato.
Non è un’emergenza improvvisa, tutto questo va avanti da mesi! Si calcola che ormai siano almeno un milione gli esseri umani in fuga ammassati al confine turco, alcune stime parlano di un milione e cinquecentomila, in gran parte bambini. Se non si trovasse una soluzione, urgente, le operazioni militari raddoppieranno gli sfollati, per i quali non ci sono che piccole tendopoli. Per tutti costoro ci sono soltanto due sottili corridoi umanitari aperti all’ONU per portargli qualche genere di prima necessità: questo è inammissibile.
Avvertiamo dunque l’urgenza di manifestare la nostra gratitudine a Papa Francesco e dimostrare al mondo che il suo appello per questa umanità abbandonata e tradita non è caduto nel vuoto. Questi nostri fratelli e queste nostre sorelle non possono essere dimenticati.
Per questo domenica otto marzo, giornata dedicata alle donne di tutto il mondo, anche alle madri, alle bambine, alle anziane che soffrono nel gelo di Idlib, un gruppo di noi, nel rispetto di ogni misura di sicurezza, sarà in Piazza San Pietro. Ci incontreremo alle 11,15 davanti alla sala stampa vaticana solo con uno striscione, “per i dimenticati di IDLIB.”
Adesioni organizzazioni
Ass.ne Giornalisti amici di padre Dall’Oglio
Amnesty International Italia
Articolo21
Ass.ne culturale islamica in Italia
Caritas Italiana
Centro Astalli, sezione italiana del Jesuit Refugee Service
Comunità di Sant’Egidio
Comunità siriana in Umbria
Coordinamento dei Siriani Liberi di Milano
Fesmi, Federazione della stampa missionaria italiana
Fondazione Migrantes
Focsiv, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario
Magis, Movimento e azione dei gesuiti italiani per lo sviluppo
Siria Libera e Democratica
Ucoii, Unione delle Comunità Islamiche d’Italia
UCSI, unione cattolica stampa italiana
ENGIM, Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo
Prime adesioni individuali
Paolo Borrometi, vice direttore AGI
Stefano Corradino, direttore Articolo21
Asmae Dachan, giornalista italo siriana
Vittorio Di Trapani, Segretario UsigRai
Anna Foa, Università La Sapienza di Roma
Giuseppe Giulietti, Presidente FNSI
Raffaele Lorusso, Segretario FNSI
Elisa Marincola, portavoce Articolo21
Antonella Napoli, Articolo21 e direttrice Focus on Africa
Roberto Natale, Articolo21
Paolo Perucchini, presidente Ass. Lombarda dei giornalisti
Daniele Rocchi, giornalista
Antonio Spadaro, direttore La Civiltà Cattolica
Marco Tarquinio, direttore AvvenireGianfranco Cattai, presidente FOCSIV
Chiara Zappa, giornalista
Massimo Angeli, giornalista ENGIM