con la mediazione della Conferenza Episcopale Ecuadoriana e delle Nazioni Unite, per trovare un accordo che riportasse la pace nel Paese, dopo gli avvenimenti violenti degli ultimi giorni.
Di Valentina Vipera, cooperante FOCSIV. Dopo un fine settimana particolarmente difficile per l’Ecuador, e dopo 12 giorni di proteste e destabilizzazione del contesto sociale e politico, oggi, domenica 13 ottobre in diretta tv, il presidente della repubblica Lenin Moreno e i presidenti delle comunità indigene si sono riuniti con la mediazione della Conferenza Episcopale Ecuadoriana e delle Nazioni Unite, per trovare un accordo che riportasse la pace nel Paese, dopo gli avvenimenti violenti degli ultimi giorni.
Alle 22, dopo uno spazio di consultazioni private, è stato proclamato dal coordinatore residente delle Nazioni Unite, Arnaud Peral, l'accordo raggiunto dalle parti: le parti si sono impegnate a rivedere la stesura del contestato articolo 883, e alla redazione di una nuova riforma, che tuteli economicamente le categorie vulnerabili e la natura dello Stato plurinazionale ecuadoriano.
Il presidente della CONAIE (Confederazione delle Nazionalità Indigene dell'Ecuador), Jaime Vargas, ha invitato le comunità indigene a interrompere lo sciopero.
Le ferite sono ancora aperte nel Paese, ma dopo l'apertura del dialogo tra le fazioni, si spera in un ritorno veloce ritorno alla normalità, per il Paese e per tutti noi.