Oltre 5000 persone, di cui 1000 volontari, e 37 Associazioni nazionali ed internazionali, hanno partecipato, sabato scorso, alla seconda edizione della Tavolata Italiana senza Muri. Organizzata in 25 città e località italiane, da Alessandria a Catania, l’iniziativa è stata ideata per comunicare all’opinione pubblica che non tutti i cittadini sono dalla parte dell’esclusione, ma che sono a favore del dialogo e della solidarietà.
La Tavolata italiana senza muri è stata la logica conseguenza di quella realizzata lo scorso 20 ottobre a Roma, in Via della Conciliazione, alla quale avevano partecipato circa un migliaio di persone e aderito 109 Associazioni del Terzo Settore e delle ONG.
“L’idea di questa tavolata nasce dalla necessità di ricordarci che il nostro Paese è terra di migrazione - ha messo in evidenza Gianfranco Cattai, Presidente della FOCSIV -. Siamo consapevoli che in ogni angolo del pianeta vi abitano i figli dei migranti partiti dalle nostre regioni con poche cose e tanta speranza di avere l’opportunità di potersi costruire un futuro dignitoso e possibile. Noi oggi in memoria di questi uomini e donne apriamo i nostri porti, le nostre città dando rifugio a chi scappa dalla povertà, dalla fame, dai cambiamenti climatici, dalle guerre civili, dai conflitti e dalla paura di non poter garantire ai propri figli un domani sostenibile”.
Condividere il cibo è una manifestazione dall’alto valore simbolico, e la tavolata dello scorso ottobre voleva affermare che Roma è una città da sempre aperta all’accoglienza, che non ha paura delle differenze di cultura o di religione ma le considera una ricchezza. Anche quest’anno la tavolata è stata imbandita in Via della Conciliazione, nel tratto compreso tra Via Traspontina e Via Rusticucci, e lungo i suoi 270 metri si sono sedute circa 1300 persone.
L’iniziativa è stata promossa dalla FOCSIV in collaborazione con il I° Municipio di Roma e d’intesa con il MASCI, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani.