Di Massimo Pierini: Dopo il programma “INSIDE”, il progetto per l’integrazione e l’avviamento al lavoro di giovani rifugiati, l’ENGIM internazionale torna ad occuparsi di formazione professionale con il programma “Percorsi”. L’intervento, questa volta, ha per oggetto “l’integrazione socio lavorativa di minori non accompagnati e di giovani migranti”. Beneficiari, quindi, anche i titolari o richiedenti protezione internazionale, in fase di transizione verso l’età adulta, e giovani migranti che abbiano precedentemente fatto ingresso in Italia come minori stranieri non accompagnati, purché sotto i 23 anni.
Finanziato dal Fondo per le politiche migratorie, l’intervento è gestito da Anpal Servizi, l’agenzia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che si occupa di promozione, progettazione, realizzazione e gestione di interventi finalizzati allo sviluppo dell'occupazione sull'intero territorio nazionale, con particolare riguardo alle aree territoriali depresse ed ai soggetti svantaggiati.
4 milioni e 800 mila euro il budget a disposizione di associazioni, enti pubblici e privati che si occupano di avviamento al lavoro; Al 13 marzo 2017, termine utile per l’avvio, sono stati autorizzati 1.013 tirocini, di cui 967 attivi. Anpal Servizi d’intesa con la Direzione Generale dell’Immigrazione, ha avuto quindi la possibilità di avviare 7 tirocini in più rispetto ai 960 previsti.
Al 30 novembre 2016 erano 17.245 i minori non accompagnati giunti in Italia (93,1 per cento maschi), in arrivo da oltre 40 nazioni. Il 16,2 per cento dall’Egitto, il 13,1 dal Gambia ed il 9,1 dall’Albania. Addirittura il 40,9 per cento di loro è stato accolto in Sicilia, a seguire Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Il dato preoccupante - come denunciato recentemente dall’ONG Oxfam, è che ogni giorno “scompaiono” 28 bambini a causa di un sistema di accoglienza inefficace ed inadeguato. La stessa “Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro riporta che – sempre alla data 30 novembre 2016 - non si ha più notizia di 6508 minori.
Di fronte a questo quadro, anche i piccoli numeri di ENGIM risultano di grande importanza ai fini dell’accoglienza e dell’integrazione di questi giovani. Al momento sono sei i ragazzi che inseriti dalla nostra ONG in tirocini lavorativi scelti in base alle competenza e ai desideri dei giovani. Tre di loro stanno facendo il loro percorso formativo nel campo della ristorazione, uno in una tipografia, uno in una copisteria e un altro ragazzo presso un meccanico. Per quanto riguarda la loro provenienza, due ragazzi vengono dall’Albania, uno dall’Egitto, uno del Mali, uno dal Senegal e uno dal Bangladesh.
ENGIM sta seguendo i ragazzi attraverso attività di tutoraggio didattico e servizi di orientamento/accompagnamento al lavoro e all’autonomia abitativa. La speranza è che anche con questi ragazzi si possano ottenere gli stessi successi avuti con il programma INSIDE, che si sono conclusi con l’inserimento lavorativo di due giovani rifugiati.