Di Ylenia Torricelli. Il 12 febbraio del 1542, Francisco de Orellana scoprì il Rio delle Amazzoni. Come tutte le scoperte importanti, ciò avvenne per caso: Orellana, insieme a Francisco Pizarro, un folto gruppo di nativi e numerosi spagnoli avevano intrapreso la loro spedizione alla ricerca di “El Dorado” e della “Terra della Cannella”. Quando le provviste iniziarono a scarseggiare, Pizarro ordinò a Orellana di andare in cerca di cibo. Orellana si mise a navigare lungo il fiume Napo, ma non riuscì a tornare per la stessa via e risalì l’Amazonas. Considerato che la spedizione di Pizarro partì dalla Real Audiencia di Quito, la capitale dell’Ecuador, la scoperta del “fiume-mare” è uno dei più importanti della storia del Paese. Per questo motivo, nel 1980, si dichiarò il 12 di febbraio giorno della regione amazzonica ecuadoriana.
Tutti gli anni la Provincia del Napo, una delle sei province amazzoniche dell’Ecuador, realizza eventi per celebrare questa giornata: fiere, balli e canti culminano in un pranzo formale a cui vengono invitate le principali istituzioni del settore pubblico e, soprattutto, della società civile, per un totale di circa 200 persone.Quest’anno il Prefetto del Napo, il rappresentante della provincia e massima autorità locale, ha deciso di celebrare questo pranzo nel nostro progetto ENGIM amazzonico denominato “Casa Bonuchelli”, un progetto sociale che si occupa di realizzare laboratori con bambini e adolescenti in difficoltà, utilizzando l’arte come strumento per permettere loro di sviluppare abilità alternative, utili per il loro sviluppo emotivo e cognitivo. Il nome del progetto si deve al cognome di un missionario italiano che dedicò quasi una vita intera alla formazione dei giovani di Tena, la capitale della provincia in cui si trova il nostro progetto. Ad oggi si realizzano corsi di gastronomia, di teatro e di artigianato con materiali riciclati.
Il progetto, gestito dall’ENGIM dal 2014, funziona grazie ad un accordo con la Congregazione dei Padri Giuseppini dell’Ecuador, i quali mettono a disposizione la infrastruttura della casa. Il resto dell’amministrazione del progetto tocca all’ENGIM, il quale realizza sforzi su diversi fronti per permetterne la sosteniblità: produzione di piante forestali amazzoniche, ortaggi biologici e fertilizzanti organici, riciclaggio, promozione di eventi culturali e presentazioni di teatro, gestione di un ostello-residenza, realizzazione di corsi di gastronomia e servizio di catering sono alcune delle attività realizzate dal personale e dai volontari che mandano avanti il progetto in loco.
Tra queste attività spicca quella del catering: Elisa, chef uruguayana, dirige la cucina in modo impeccabile e tutti i suoi aiutanti si trasformano in una squadra organizzatissima, in cui ognuno sa esattamente cosa fare, curando anche il più piccolo dettaglio, e alla fine il risultato si vede! Piatti deliziosi in una fusione amazzonica originale, che hanno fatto della Casa Bonuchelli un referente nel territorio in quanto a catering di alto livello.
Ma il catering non potrebbe realizzarsi se non fosse per i nostri volontari in Servizio Civile, la nostra risorsa più grande! Per poter preparare e servire il pranzo del 12 febbraio sono arrivati da tutte le parti dell’Ecuador, per formare una laboriosa squadra che ha lavorato instancabilmente per due giorni per offrire un servizio che ha convinto e soddisfato tutti i presenti. Il Prefetto e sua moglie, hanno fatto pubblicamente i complimenti ed invitato le altre autorità locali ad usufruire del servizio! Quindi ... alla prossima!