“Sviluppo integrale dell’uomo”, è questo il concetto che ha guidato la FOCSIV e nove organismi associati - tra cui l’ENGIM -, ad intervenire in Ecuador per accompagnare le comunità locali in un processo di crescita sociale ed economica. Consapevole del valore “politico” della carità, e che rapporto fraterno e rapporto sociale, essere prossimo ed essere socio, sono distinti ma in stretta correlazione, la FOCSIV ha puntato tutto sulla “formazione integrale dell'uomo” in questo suo progetto di sviluppo in Ecuador.
L’intervento è cofinanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e si avvale della collaborazione di nove soci FOCSIV, accomunati dall’elevato profilo professionale, da una spiccata vocazione al lavoro in rete e da un forte radicamento sul territorio (ACCRI, CEFA, CELIM Bergamo, ENGIM, Fondazione Don Carlo Gnocchi, FONTOV, IBO, MMI e OVCI). Il Centro di Pastorale Sociale della Caritas Ecuadoriana la controparte locale del progetto.
<L’intervento – spiegano dalla FOCSIV - ha come obiettivo di promuovere un modello di formazione e di azione basato su uno “Sviluppo Umano Integrale”, che partendo da premesse etiche e sociali, rinnovi e arricchisca le capacità di accompagnare le comunità più emarginate nella trasformazione delle loro condizioni di vita, attraverso il raggiungimento della sovranità alimentare delle famiglie, il miglioramento della salute, la promozione di attività socio-produttive, e favorendo, nello stesso tempo, l’associazionismo e la cittadinanza attiva, con un lavoro di rete a livello nazionale e locale>.L’intervento, avviato nel giugno di quest’anno, coinvolge i territori e le diocesi delle provincie di Bolivar, Chimborazo, Cotopaxi, El Oro, Esmeraldas, Guayas, Loja, Los Rios, Manabí, Morona Santiago, Napo, Santo Domingo de los Tsáchilas, Sucumbíos. Tutte aree accomunate da una particolare vulnerabilità sociale, con la popolazione che vive prevalentemente in aree rurali e con alte percentuali di povertà.
Nelle giurisdizioni ecclesiali coinvolte saranno organizzati “nuclei di riflessione e azione” che accompagneranno, e coinvolgeranno, le comunità locali nella trasformazione delle loro condizioni di vita. Il progetto sarà focalizzato su giovani, donne e persone disabili, al fine di promuoverne una maggiore inclusione sociale e lavorativa. Artigianato e valorizzazione del materiale di riciclo, bioedilizia e agricoltura, rafforzamento dell’imprenditorialità femminile, alcuni dei settori cardine dei percorsi formativi.
Tutte le attività previste dall'iniziativa - che rappresenta un passaggio importante nel lavoro sociale della Chiesa in Ecuador -, saranno rafforzate con un approccio innovativo, sia per i contenuti che per l’intento di superare la logica parcellizzata e frammentata degli interventi, valorizzando la relazione tra la Conferenza Episcopale dell'Ecuador e i soci FOCSIV presenti nel Paese.
L’ENGIM contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo promuovendo attività socio-produttive - in particolare nel settore agricolo - per aumentare le fonti di reddito della popolazione del Napo, in collaborazione con due controparti locali, il “Centro Preventivo Ubaldo Bonucelli”, di Tena, e l'associazione “Tsatsayacu”, di Arosemena Tola.