Il progetto di Santo Domingo sembra essere nato sotto il motto di San Leonardo Murialdo: “Fare e Tacere”. Dopo aver superato tante difficoltà burocratiche, tra cui il comodato d’uso del terreno, il permesso da parte del Ministero dell’Educazione e tanto altro ancora, finalmente si è potuto cominciare ad accogliere i ragazzi. Senza clamore e senza annunci, senza neanche andare a cercare i giovani, che, in una sorta di passaparola, hanno iniziato a venire da soli nel centro, incitandosi l’un l’altro ad incontrarsi nella scuola dei Giuseppini.L’avvio del primo progetto “Su Cambio por el Cambio”, a Fundeporte, è avvenuto il 30 gennaio, giorno dedicato a San Giovanni Bosco, grande amico di San Leonardo Murialdo. Quello di Santo Domingo, che si ispira a quanto già realizzato a Fundeporte, è partito, invece, il 27 settembre, giorno in cui si ricorda San Vincenzo de Paoli, grande apostolo della Carità e delle persone bisognose, oltre che uno dei patroni della Congregazione dei Padri Giuseppini.
Al progetto, l’ENGIM internazionale ha contribuito attraverso una raccolta fondi tra privati, che ha portato, per ora, alla costruzione di 2 aule didatttiche e al sostegno per l'avvio della mensa.