Di: Alice Grazio
Questa situazione è originata soprattutto dalla mancanza d’integrazione, non sono i genitori a volere che i bambini crescano senza saper leggere e scrivere. Hanno paura che i figli siano rifiutati, presi in giro, che diventino vittime delle antipatie di compagni ed insegnanti. E si tratta di una paura fondata, in effetti. La cultura rom resta per il resto della popolazione albanese una cultura sconosciuta, che non si comprende. Reciprocamente le due frange della popolazione non si conoscono, le idee che hanno gli uni degli altri sono basati su preconcetti e il risultato è che rom e albanesi non si frequentano.
Il Qendra Sociale Murialdo, da sempre, cerca di intervenire sulla situazione e offre i suoi spazi affinché questi ragazzi possano frequentarsi, conoscersi e finalmente scoprirsi! E l’8 aprile è un momento di festa grande in questo percorso. I ragazzi delle scuole di Fier e dintorni preparano spettacoli, e finalmente si vede l’Albania ballare ora una danza rom ora una danza tradizionale, si vede l’Albania recitare poesie comuni, canzoni che smuovono entrambi gli animi. E’ un giorno solo ma un giorno che, oramai, tutti conoscono come la giornata da dedicare ai rom, dedicata a capire che anch’essi hanno una cultura, che sono portatori di valori e hanno gli stessi diritti ai servizi educativi dello Stato che hanno gli altri.