Di Francesca Consogno. Lo scorso 15 marzo, le condizioni di vita dei beneficiari del progetto “Casa Bonuchelli” di Tena, sono migliorate drasticamente grazie all’installazione dell’impianto di purificazione dell’acqua. La realizzazione è avvenuta mediante il progetto “Vorrei bere acqua potabile”, attraverso il quale il vicariato di Tena ha ottenuto un accordo di collaborazione con l’impresa produttrice “Sustainable Water Project” per sviluppare e realizzare sedici impianti di purificazione dell’acqua in differenti comunità e parrocchie dell’Oriente Ecuadoriano.
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L’obiettivo del progetto è favorire il consumo di acqua potabile nella regione amazzonica, in modo da contribuire al miglioramento delle condizioni di salute della popolazione che risiede in questi territori. Sebbene ci troviamo nel mezzo della foresta tropicale, in una zona in cui la media annuale delle precipitazioni è di 4.359,91 mm, nella Provincia del Napo la maggior parte della popolazione non ha accesso a fonti di acqua potabile, sia nella città che nelle comunità kichwa intorno. Un paradosso tutto amazzonico, che sta comportando un peggioramento delle condizioni di salute della popolazione che vive nell’oriente: secondo i dati del “Centro di Salute Urbano Tena”, il numero delle visite mediche e dei ricoveri ospedalieri causati da parassiti e batteri presenti nell’acqua stanno notevolmente aumentando.
Ancora più critica è la situazione nelle comunità indigene, isolate dal centro urbano e connesse attraverso vie secondarie e instabili che, nella maggior parte dei casi, rallentano o impediscono l’arrivo dei servizi privati che offrono acqua potabile.
Il sistema di purificazione dell’acqua utilizzato dall’impianto installato nelle varie sedi dei Giuseppini del Murialdo nella Provincia del Napo si basa sul processo di osmosi inversa, un processo fisico che permette la ritenzione di micro organismi come batteri, virus, molecole grandi come pesticidi, polimeri organici, sali di calcio, magnesio e sodio, attraverso l’utilizzo di una membrana semipermeabile. Attualmente è considerato il meccanismo di filtri e purificazione dell’acqua più efficace, che permette di ottenere acqua potabile direttamente da un fiume impuro o salato. Il processo di purificazione si compone di sei tappe, ognuna caratterizzata dalla ritenzione di una particolare sostanza dannosa per l’essere umano.
Per queste ragioni, speriamo che il progetto di portare impianti di purificazione di acqua basati sul processo di osmosi inversa nella città di Tena e nelle comunità indigene circostanti si realizzi, per garantire il primo passo avanti verso il rispetto della salute e delle norme igieniche di base.
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