Finalmente ci siamo! Per essere sinceri ci siamo da tanti anni, qui in Albania, ma oggi 22 settembre 2015 ENGIM ha posato l’ennesimo mattone della sua importante storia di cooperazione.
Oggi 22 settembre 2015 si è inaugurato il “Qendra Horizont”, una struttura che offre un servizio pubblico diurno volto al recupero e all’integrazione di ragazzi e ragazze con disabilità. Un progetto, quello del Qendra Horizont, che nasce dalla collaborazione tra Municipalità di Fier (capofila del progetto), ENGIM Internazionale, Qendra Sociale Murialdo, Assessorato Regionale all’Educazione. Questa collaborazione ha permesso al consorzio, nell’ottobre 2014, di aggiudicarsi il Bando IADSA “Programma Italo-Albanese per la Conversione del Debito”. In corso d’opera c’è stata la partecipazione anche di altre organizzazione come ENGIM Ravenna e Il Centro Diurno “Help the Life” di Tirana, che hanno partecipato alla formazione iniziale e che proseguiranno durante il corso del progetto con interventi formativi rivolti allo staff del centro diurno.
Alla cerimonia di inaugurazione, che si è svolta nello stesso centro, hanno partecipato Bardhylka Kospiri, vice ministro albanese del Welfare e della Gioventù; Vangjel Ndreka, presidente della Regione di Fier; Shelqim Allkaj, direttore regionale all'Educazione; Armando Subashi, sindaco di Fier; Stefano Bergesio, console generale d'Italia a Valona; Matilda Dushku, direttrice del "Qendra Horizont”, e Roberto d'Amato, dell’ENGIM Albania. Presenti anche i rappresentanti delle diverse autorità religiose (ortodossi, cattolici, evangelici, musulmani), della società civile nazionale e locale, e del tessuto economico locale.
Il Qendra Horizont è un servizio che ha come primo obiettivo l’integrazione dei ragazzi affetti da disabilità fisica e psichica all’interno della società, e più concretamente all’interno dell’ambiente scolastico e di quello lavorativo. Il centro offre un servizio diurno che prevede di raggiungere, con le sue attività interne, 60 bambini e ragazzi di età compresa tra i sei e i 20 anni entro la scadenza del progetto, che è prevista per ottobre 2016; e 50 bambini e ragazzi già inseriti all’interno della scuola pubblica che risultano affetti da una disabilità e che necessitano di un sostegno supplementare.
“Questa giornata non rappresenta solo un momento importante per i bambini e i ragazzi del centro, perché il centro che oggi inauguriamo è solo l’inizio di un lavoro che impegnerà tutti noi, come cittadini fierak o albanesi, per l’inclusione sociale delle persone con capacità speciali – ha spiegato alla platea Roberto D’Amato dell’ENGIM Albania -. E’ questo un obiettivo che coinvolge tutti noi, come rappresentanti istituzionali, attivisti, genitori o semplici cittadini. I programmi educativi del centro mirano, infatti, a fornire ai ragazzi strumenti per l’autonomia, vogliamo cambiare la loro quotidianità scommettendo sui loro talenti. Ma gli sforzi che stiamo facendo per costruire questo ponte verso l’esterno, non sono sufficienti se non trovano la collaborazione delle famiglie, delle scuole, delle istituzioni e delle aziende – ha proseguito D’Amato -. Già stiamo raccogliendo i primi frutti grazie alla disponibilità del Centro di Formazione Statale, del Qendra Murialdo, di alcune scuole e di aziende che ci hanno aiutato con piccole donazioni. Ma non basta, sappiamo che ci sono ancora tanti bambini e giovani che vivono senza un riconoscimento dei propri diritti e capacità. Siate quindi ambasciatori di ciò che avete visto ed ascoltato oggi, perché senza il vostro sostegno non porteremmo a termine il nostro lavoro”.
All’interno del Qendra Horizont si svolgono attività con impronta educativa - volte a sviluppare le competenze di base - e attività più creative e manuali, come il laboratorio di falegnameria, quello di arte figurativa e quello di ceramica (che si conta di aprire entro l’anno). A questi programmi si affiancano le terapie psicologhe, la fisioterapia e la logopedia. I ragazzi svolgono queste attività divisi in tre gruppi, - piccoli, medi e grandi -, a seconda dell’età e delle specifiche doti. A questi tre gruppi si aggiunge un gruppo di over 20 che aiutano come volontari nelle mansioni più varie all’interno del centro diurno.
Dal punto di vista organizzativo il Qendra Horizont può essere davvero considerato un esempio di lavoro trasversale educativo – terapeutico, che vede insegnanti e specialisti riunirsi in equipe mirate a cercare la massima condivisione degli obiettivi, e avendo sempre come focus i beneficiari del servizio, ovvero i nostri ragazzi. Un lavoro, questo, per niente scontato, soprattutto in un contesto caratterizzato da forte concorrenza e individualità.
Tra le tante piccole storie di questi primi mesi, c’è quella di Edison e Reno che frequentavano il vecchio centro con bambini molto più piccoli di loro e, di fatto, non avevano la possibilità di esprimere il loro potenziale. Oggi lavorano come volontari al Qendra Horizont in cucina o assistendo gli specialisti nei laboratori, seguono, inoltre, corsi professionali di sartoria e cucina presso il Centro di Formazione Statale con l’obiettivo di ottenere una certificazione ed inserirsi nel mondo del lavoro.