La CEI, attraverso il “Servizio per gli Interventi Caritativi a Favore del Terzo Mondo”, ha stanziato un milione di euro per contribuire alle attività di contrasto all’espansione del virus Ebola. Il progetto, proposto da Caritas Italiana e dagli organismi che ad essa si affiancano nella piattaforma “Fratelli d’Ebola” (ENGIM internazionale, l’associazione Dokita, i Camilliani, i Fatebenefratelli - San Giovanni di Dio, la FOCSIV, la Fondazione AVSI ed i Giuseppini del Murialdo), riguarda i Paesi maggiormente colpiti – Guinea Conakry, Liberia e Sierra Leone – con sistemi sanitari fragili, spesso privi delle attrezzature e dei medicinali di base e pochi medici rispetto alla popolazione.
Il progetto ha la durata di 12 mesi e spazia dall’intervento sanitario a quello sociale. Tra i principali obiettivi: il rafforzamento ed il miglioramento della diagnostica di laboratorio; il supporto alla riapertura in sicurezza delle strutture sanitarie cattoliche; la sicurezza alimentare, provvedendo alla fornitura di beni alimentari e essenziali almeno per un periodo di 21 giorni alle famiglie in quarantena; l’assistenza agli orfani e ai sopravvissuti, attraverso la fornitura di beni e servizi essenziali e supporto psicologico; il rafforzamento delle attività di sensibilizzazione a livello comunitario.
Dal marzo di quest’anno si sono registrati più di 15 mila casi e sono stati accertati oltre 5 mila decessi nei Paesi citati. L’epidemia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è ancora oggi fuori controllo. Anche Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di un intervento della comunità internazionale: nell’udienza dello scorso 29 ottobre ha chiesto che si “metta in atto ogni necessario sforzo per debellare questo virus e alleviare concretamente i disagi e le sofferenze di quanti sono così duramente provati”
Per aiuti:
Conto Corrente Banca Popolare di Sondrio,
codice IBAN IT 78 E 05696 03217 000003166 X92
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